Il russamento (roncopatia) notturno è un sintomo abbastanza frequente nel bambino che frequenta comunità infantili quali asili nido e scuola materna.
Esso è causato nella maggioranza dei casi da una ostruzione delle prime vie aeree, ovvero di quella porzione dell’albero respiratorio compreso tra naso e laringe. Le cause di tale ostruzione possono essere molteplici, per lo più dovute ad un aumento di volume (ipertrofia) delle tonsille o delle adenoidi o di entrambi simultaneamente.
Tale ingrandimento tende ad occupare spazio ostruendo le vie aeree, il che determina l’insorgenza del caratteristico russamento. Il sintomo “russamento” non deve di per sé preoccupare i genitori fino a quando non è accompagnato dalle apnee.
Queste possono essere definite come interruzioni degli atti respiratori che possono avere una durata più o meno prolungata a seconda della gravità. Le apnee, infatti, causano un’interruzione del ciclo sonno – veglia che determina frequenti risvegli notturni, mancato ristoro notturno e alterazione nella secrezione degli ormoni della crescita.
L’ipertrofia del tessuto adenotonsillare può essere la conseguenza di ripetuti episodi infiammatori a carico delle vie aeree o indipendentemente da essi.
La valutazione delle apnee nel bambino inizia con una valutazione otorinolaringoiatrica che consente di identificare la eventuale presenza di un aumento di volume delle tonsille o delle adenoidi. Mentre le tonsille sono facilmente valutabili facendo aprire la bocca al bambino, per le adenoidi è necessario utilizzare uno strumento endoscopico (fibroendoscopio) che consente di esplorare il naso fino alla sua estremità distale.
È alla fine del naso, nel rinofaringe, che si trovano le adenoidi e ostruiscono “come un tappo” il passaggio dell’aria creando il russamento o le apnee da sole o in concomitanza con l’ipertrofia tonsillare.
Dopo aver identificato l’ipertrofia adenotonsillare associato alla roncopatia apnoica, il trattamento può essere medico nel tentativo di riportare il quadro clinico alla normalità oppure procedere alla rimozione delle tonsille e adenoidi per ripristinare il corretto flusso respiratorio nasale.
Dott. Domenico Grasso
Otorinolaringoiatra